L’ inverno sembra sia diventato sinonimo di raffreddore e influenza. E se vanno curati per evitare la cronicità di questi disturbi di stagione, il modo in cui si può accompagnare la cura dipende da ciascuno di noi.

La febbre non andrebbe mai compressa e così pure il raffreddore. In fondo sono tossine e muco che vengono espulse. Il nostro corpo ci comunica che abbiamo bisogno di riposo, di prenderci cura di noi stessi. Questi sono consigli che spesso leggiamo, ma in pratica dobbiamo far fronte a una realtà che richiede da noi assidua presenza, attenzione, dinamismo. Quando ci ammaliamo però, siamo obbligati a fermarci.

Allora, perché non cominciare a dare ascolto ai segnali che il nostro corpo ci manda? Non avviene mai all’ improvviso, siamo noi, non abituati o non consapevoli che ignoriamo i messaggi.

Da alcuni anni sono presenti sul mercato spezie che ignoravamo: la curcuma e lo zenzero. Due radici esotiche dalle proprietà antinfiammatorie e antibatteriche di cui personalmente non riesco più a fare a meno. Queste radici si acquistano fresche o in polvere e la provenienza biologica è una garanzia per una maggiore efficacia.

La curcuma è una pianta subtropicale e si usa la radice.

La curcuma possiede una sostanza, la curcumina e da recenti studi sembra abbia proprietà antitumorali. È conosciuta come antiossidante, cioè blocca il processo d’ invecchiamento delle cellule, ha un’azione protettiva del fegato e funziona come depurante del sangue.

Le sue proprietà non si fermano qui.

La curcuma esercita un’azione antivirale e antibatterica liberando le vie respiratorie in caso di raffreddore e mal di gola. Inoltre, allevia i dolori muscolari e articolari, e per le donne che soffrono di disturbi del ciclo mestruale, attenua i crampi calmando il dolore.

Come si prende la curcuma?

Nello stile di vita e nella medicina ayurvedica questa spezia è parte integrante della sua cucina. Basta un pizzico di polvere di curcuma nelle zuppe, nel riso oppure sulle verdure e cambia non solo il colore ma si aggiunge anche l’effetto terapeutico.

Se si vuole rafforzare questo effetto si può preparare una bevanda chiamata: “Golden Milk/ Latte  d’oro”.

Per questa bevanda semplice e veloce, bisogna innanzitutto preparare la pasta di curcuma.

Qui di seguito dei semplici passi per averne a disposizione in frigorifero. La cura prevede che se ne prenda un cucchiaino tutti i giorni.

Per la pasta di curcuma

50 gr di curcuma in polvere ( va bene anche un cucchiaio)

100 ml di acqua ( mezzo bicchiere)

Volendo si possono aumentare proporzionalmente le dosi.

Si aggiunge la polvere di curcuma all’acqua e si fa riscaldare mescolando fino a raggiungere una consistenza pastosa.

Si spegne, si lascia raffreddare e si mette in un vasetto di vetro.

Si conserva in frigo per 40 giorni.

 

 

Per il Golden Milk / il Latte d’oro

Pasta di Curcuma – 1 cucchiaino

Latte vegetale ( mandorla, riso, miglio) – 1 tazza

Olio di Mandorle o Olio di Cocco  -1 cucchiaino

Miele o succo di Agave – 1 cucchiaino

Cannella – ½ cucchiaino o un pizzico

Pepe nero  – 1 pizzico

Riscaldare il latte vegetale con la pasta di curcuma e farla sciogliere insieme al miele.

Aggiungere l’olio la cannella e il pepe. La bevanda è pronta.

A me piace bere il golden milk con la schiuma, perciò uso un frullino, anche per sciogliere meglio la curcuma e poi lo metto in tazza.

Ho usato la pasta di curcuma anche in una tisana allo zenzero.

Entrambe le bevande hanno un effetto espettorante immediato.

Lo zenzero

Ho avuto modo di coltivare questa radice nel mio giardino quando vivevo in Africa.

Aspettavo che i meravigliosi fiori bianchi si seccassero e poi tiravo la pianta. Dividevo le radici e se una parte aveva i germogli li ripiantavo.

Ho imparato molte applicazioni con lo zenzero e sicuramente una di queste è mangiarlo crudo dopo aver tolto delicatamente la buccia.

Tagliato a pezzetti e appoggiato su un piattino con un cucchiaino di buon miele o succo d’agave fa bene alla gola e calma la tosse, sempre che si riesca a superare il gusto forte, agrumato e un po’ piccante di questa spezia.

Come per la curcuma, anche lo zenzero ha proprietà digestive, antinfiammatorie, antibatteriche, depuranti e fluidificanti del sangue. E come per tutte le spezie è bene sapere se ci sono controindicazioni nel caso si prendano dei medicinali, rivolgendosi al proprio medico.

Per la bevanda  allo zenzero

Nella medicina ayurvedica si usa come infuso quando si avvertono i sintomi influenzali e si hanno difficoltà respiratorie.

Tagliare lo zenzero a fette e lasciarlo in infusione nell’acqua calda.  Se invece si preferisce qualcosa di forte, è preferibile tagliare la radice a pezzetti o a rondelle,

e farla bollire in acqua per poco più di 30 minuti. Filtrare e bere.

A piacere si può addolcire o aggiungere una fettina di limone.

Di solito preferisco lasciar bollire un litro di acqua e a seconda del gusto aggiungere la quantità di zenzero. Poi filtro e lo verso in un termos, così posso averlo caldo tutto il tempo e portarlo con me anche se mi trovo fuori casa.